
Il documentario autoprodotto "Badanti", nella selezione ufficiale dell'Edera Film Festival di Treviso.
Dal catalogo del Festival.
"Irina (Ucraina), Irina (Moldavia), Ivana (Ucraina), Maria (Ucraina), Maria (Ucraina) e Nina (Georgia) si raccontano davanti alla videocamera: le ragioni che le hanno spinte a emigrare, il momento di separarsi dai propri cari, le aspettative nutrite al momento della partenza e destinate ad essere deluse, il rapporto personale e lavorativo che intrattengono con gli anziani a loro affidati, la malinconia che sale riportando il cuore e la mente al Paese d’origine e alla famiglia lontani...
Quella di Paolo Pandin è un’indagine umile, strutturata per semplici simmetrie e giustapposizioni, una “ringkomposition” restituita al pubblico senza alcun tipo di filtro (e forse Godard e
la Nouvelle Vague ne sarebbero andati fieri): per usare le parole dell’autore stesso, un tentativo “di creare un nuovo linguaggio audiovisivo che sia aderente alla realtà, si avvicini alla
verità, riuscendo a far emergere i molteplici livelli di lettura che già esistono nelle cose del mondo”."
Intervista a Radio Ca' Foscari


