
Ieri ho avuto il piacere di
presentare il libro di Francesco De
Carlo "La Mia Brexit" e
con l'occasione abbiamo parlato di come la comicità, nello specifico la stand up comedy, sia molto diversa tra Regno Unito e Italia.
Cosa curiosa, enormi differenze
tra periferie, in poche parole: noi italiani di provincia, siamo molto meno peggio di come ci dipingiamo.
Detto questo, in Inghilterra c'è
una costante ricerca di un nuovo punto di vista e i comici tendono a rinnovare continuamente il
linguaggio. A far da traino a ciò, Londra, metropoli che accoglie il mondo e rigetta il tutto sotto le più disparate forme artistiche. In Italia invece, cerchiamo sempre ciò che ci rassicura,
cosa che ha creato un'ibernazione per molti anni del linguaggio comico nel nostro Paese, polarizzato tra satira e comicità stereotipata, ma ecco che anche qui nasce la novità. Tanti giovani e
giovanissimi (terza/quarta generazione di comici Stand up italiani), si sono affacciati sul mondo della stand up comedy (approdata in Italia solo dieci/quindici anni fa), non appoggiando più i
classici canoni e abbracciando la stand up come nuovo linguaggio espressivo. Chi si é accorto di tutto ciò? Come al solito Netflix, che per la prima volta porta sul suo portale tre spettacoli di
tre comici italiani della prima e seconda generazione. Di cui uno, questo venerdì, del suddetto Francesco De Carlo, diventato la punta di diamante della scena italiana.
Ma questo movimento, sparso, raffazzonato, non strutturato, si accompagna con altri rinnovamenti allucinanti, in altri ambiti creativo/artistico, altrettanto improvvisanti. Cosa importante però,
quando cambia il modo in cui ridiamo, tutto può essere rimesso in discussione. Motivo per cui la Stand Up Comedy, con la metamorfosi linguistica che trascina con sé, è importante.
Tutto ciò per dire che se anche non ce ne accorgiamo, e molti ultra quarantenni sparano a zero sulle nuove generazioni, in realtà c'è un gran movimento di sottofondo, di nuovi linguaggi comici,
visivi, musicali, narrativi, di tutti i generi, che nei prossimi anni germoglieranno. Sta tutto nel non soffocarli, dargli tempo, spazio per emergere e anche fioi, farne parte.